Due coniugi, due persone qualunque. Stavano attraversando il viale centrale del cimitero di Catania. Stavano uscendo da tale luogo. Il tramonto era ormai vicino, e già indorava le cime degli alberi. Nel cimitero non c’era quasi più nessuno.
I due coniugi si fermarono, di scatto. Si voltarono indietro: niente. Eppure entrambi avevano avuto la netta impressione di essere seguiti, osservati da qualcuno, o da qualcosa. Crederono semplicemente che il luogo li avesse suggestionati. Non pensarono più a quella sensazione. E si dimenticarono della cosa.
Finché non passarono un paio di giorni. Erano a casa loro. Apparve il fantasma di una giovane donna. Eterea, evanescente, i tratti praticamente indistinguibili. E raccontò la sua storia.
La donna era morta d’infarto subito dopo il matrimonio. La sua tomba era una delle tante a cui i due coniugi erano passati vicino. Gli indicò la sua tomba, vicino a una cappella. E chiese loro un piccolo piacere: che le portassero sulla tomba un mazzetto di margherite gialle, i suoi fiori preferiti.
La donna scomparve. Lasciando i due coniugi esterrefatti.
Queste due persone tornarono nel cimitero e trovarono la tomba che gli era stata indicata dal fantasma. Fecero delle ricerche. Tutto corrispondeva: si trattava della tomba di una donna morta per infarto subito dopo le nozze.
Da qual giorno, su quella tomba non manca mai un mazzolino di margherite gialle.
Nessun commento:
Posta un commento