Una corretta indagine non può assolutamente prescindere da corretta conoscenza delle norme che regolano l'accesso ai luoghi che si vogliono visitare. Nessuno ha il diritto di accedere liberamente ai luoghi non aperti al pubblico sia se in ottimo stato sia fatiscenti anzi proprio la fatiscenza dovrebbe essere un forte deterrente se non ci si vuole lasciare la pelle. Castelli, ruderi, siti archeologici sono proprietà privata e il loro accesso è tutelato dalle vigenti norme sulla proprietà privata. Il consiglio che diamo è quello di evitare comportamenti irrispettosi e penalmente rilevanti chiedendo autorizzazione SCRITTA al proprietario del luogo da visitare, sia esso il demanio, sia un contadino, sia un marchese. E' importante, ai fini della propria sicurezza e quella degli altri, mettere in atto tutti gli adempimenti necessari per una indagine tranquilla come valutare l'importanza dei DPI (Dispositivo di Protezione Individuale) come caschi, luci, cassette di pronto soccorso e quant'altro.
La proprietà Privata è tutelata dalla Costituzione Italiana all'art.42:
"La proprietà è pubblica o privata. I beni economici appartengono allo Stato, ad enti o a privati. La proprietà privata è riconosciuta e garantita dalla legge, che ne determina i modi di acquisto, di godimento e i limiti allo scopo di assicurarne la funzione sociale e di renderla accessibile a tutti. La proprietà privata può essere, nei casi preveduti dalla legge, e salvo indennizzo, espropriata per motivi d'interesse generale. La legge stabilisce le norme ed i limiti della successione legittima e testamentaria e i diritti dello Stato sulle eredità.
Art.614 del vigente Codice Penale Italiano: (VIOLAZIONE DI DOMICILIO):
"Chiunque s'introduce nell'abitazione altrui, o in un altro luogo di privata dimora, o nelle appartenenze di essi, contro la volontà espressa o tacita di chi ha il diritto di escluderlo, ovvero vi s'introduce clandestinamente o con inganno, é punito con la RECLUSIONE fino a TRE ANNI. In caso di bravata collettiva, si parla di CONCORSO in VIOLAZIONE DI DOMICILIO (nel caso cioè in cui siano due o più persone a commettere l'illecito, la pena prevista dal Codice Penale può essere aggravata).
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