Spiegare in poche righe l’Alchimia è pressoché impossibile, tuttavia, dopo molti anni di studio posso affermare con assoluta certezza che essa è una scienza esatta, anzi è il compendio di tutte le scienze, scaturite dallo scibile umano. Madre indiscussa della Chimica e della Fisica, la Filosofia ne è stata talmente impregnata, che fino a qualche secolo fa qualsiasi Filosofo era identificato come alchimista.
Se con Ermete Trismegisto essa fu l’ispiratrice della Mitologia e della Religione panteistica dei greci e degli egiziani, con Omero, Virgilio e Ovidio fu la causa dell’esplosione della letteratura epica e con Dante di quella mistica. Successivamente i romanzi del ciclo bretone (Excalibur, I cavalieri della tavola rotonda, Lancilotto del lago, Tristano ed Isotta), provenzale (Roman de la Rose) e nibelungico (Sigfrido) traboccarono di allegorie alchemiche continuando in modo più romantico le vicissitudini degli eroi greco-romani, tanto da influenzare anche letterati posteriori, come Swift (I viaggi di Gulliver), Cervantes (il don Chisciotte della Mancha) e Gothe (Il Faust). Se la letteratura deve all’Alchimia gran parte del suo sviluppo storico, altrettanto si può dire avvenne per la Pittura e specie per l’Architettura, che nel Gotico divenne espressione iconografica e monumentale di tutta l’Opera alchemica.
Persino la musica ha avuto origine da questa scienza, perché le 7 note fondamentali sono state rilevate e registrate durante la cottura per via secca, per non parlare poi della Medicina, che senza le ricerche spagiriche dei molti sconosciuti filosofi, sarebbe ancora rimasta allo stadio di magia.
Secondo Maria la Profetessa, sorella di Mosè, questa scienza sarebbe stata rivelata ad Adamo da alcuni Angeli del cielo, quando fu cacciato dal Paradiso terrestre, quale strumento di riscatto della perduta immortalità e la Bibbia non sarebbe altro che il racconto metaforico e cabalistico di tutta l’operazione per la fabbricazione della Pietra Filosofale.
Come tutte le altre scienze anche l’Alchimia ha i suoi Principi, le sue regole e le sue leggi, che sono state sperimentalmente verificate nel corso dei millenni e che, a differenza delle scienze moderne che avanzano per ipotesi e postulati, via via superati man mano che procede la conoscenza, sono rimaste immutate fin dall’origine dell’universo. Certo, la sperimentazione alchemica non è avvenuta alla luce del sole, ma solo nei laboratori degli Adepti, perché questa è una scienza iniziatica, la scienza degli dei, che deve e dovrà rimanere sempre preclusa a tutti coloro che sono avidi di ricchezze e di potere e a tutti quegli scienziati moderni privi di dignità, al servizio dei delinquenti che governano i popoli.
Il potere di un Adepto (significa colui che ha acquisito la Pietra) è talmente elevato da renderlo immune agli stimoli deleteri dell’essere umano, quali l’orgoglio, la superbia, l’arroganza e la brama di dominio e di potenza. Il possesso della Pietra Filosofale gli permette di fabbricare oro e diamanti a volontà, di ringiovanire e di curare tutte le malattie, per cui egli può trascorrere le centinaia e centinaia di anni non più soggetto alla fatica ed al lavoro, ma dedito alla elevazione del suo spirito e alla purificazione del suo corpo fino a raggiungere quello stato di Sublime Immortalità, al di fuori dei confini del tempo e dello spazio, tipico degli esseri angelici.
Nel corso di tutta la storia umana, dice Nostradamus, ci sarà un solo Adepto che sarà affascinato dal lato oscuro del male e la sua potenza sarà tale che in poco tempo assoggetterà tutti i popoli della terra (gli Stati Uniti verranno conquistati in una settimana con l’uso di armi incredibili) e questo figlio di Ermete si chiamerà Anticristo.
Principi Generali dell’Alchimia
All’inizio fu l’Abisso, il vuoto assoluto, il Nero più Nero del Nero, il Chaos privo di forma e di sostanza e da esso sorse la Luce. In termini alchemici l’Abisso, nell’accezione di San Tommaso d’Aquino, rappresenta un coacervo di forze energetiche sopracelesti da cui prese origine tutto l’universo. Per Basilio Valentino esso corrisponde al mondo Ectipico, originatosi dal mondo Archetipico, cioè da quell’Arché primordiale, Principio unico, eterno ed invisibile del Tutto, che nella discesa dalla fase Spirituale prende forma (Ideos di Platone) e consistenza, dividendosi in due entità speculari, l’Hylé e l’Azoth, il maschio e la femmina, l’Yn e lo Yan, il fratello e la sorella, Gabritius e Beja. Nella sfera Ectipica questi due Principi rimangono ancora uniti in una simbiosi immateriale ed Ermafrodita che costituisce l’essenza degli Angeli.
Da notare che il termine Azoth, comune alla tradizione di tutti i popoli antichi, è formato dalle lettere iniziali e finali degli alfabeti romano, greco, arabo ed aramaico, ma se si vuole approfondire un poco di più la relazione tra l’Alchimia e i geroglifici degli alfabeti, basta considerare che il simbolo astrologico-alchemico dell’ariete, ruotato di 180° diventa l’omega greco e quello del toro, ruotato di 90° diventa l’alfa greco.
I due Principi Hylé ed Azoth, detti in alchimia anche Zolfo e Mercurio, scendendo dal mondo Ectipico in quello Tipico del nostro universo, assumono una Forma visibile attraverso un Legame più o meno puro che viene chiamato Sale.
I 4 Elementi ed i 3 Principi
Tutti sanno che i quattro elementi dell’universo materiale sono: Terra, Acqua, Aria e Fuoco. Due di questi sono sempre visibili, la Terra e l’Acqua, mentre l’Aria e il Fuoco sono invisibili, perché spirituali. Il Fuoco è nascosto nella Terra e l’Aria è nascosta nell’Acqua. Due sono purissimi, il Fuoco o Secco e l’Acqua o Umido, gli altri due sono impuri, la Terra è caldo umida, l’Aria è freddo umida.
Tutte le sostanze terrestri e tutti i misti sono formati da Zolfo, Mercurio e Sale ed i 4 Elementi non sono altro che la manifestazione esteriore delle proprietà di questi misti. Sinteticamente si può dire che lo Zolfo corrisponde al Fisso e cioè alla Terra con il suo Fuoco nascosto, mentre il Mercurio corrisponde al Volatile, cioè all’Acqua con la sua Aria nascosta. Il Sale rappresenta il Legame tra questi due principi ed è costituito da un Fuoco di Zolfo particolare, Fulcanelli nelle Dimore Filosofali lo chiama Zolfo Immaturo. Da quanto spiegato si comprende cosa intendano i Filosofi quando dicono che l’1 diventa 2, il 2 diventa 3 ed il 3 diventa 4 oppure che il quadrato corrisponde al triangolo e al cerchio. In conclusione l’Archè, Principio unitario e primordiale del tutto, si divide in Maschio e Femmina per formare l’Ermafrodita Spirituale, il quale passando nell’universo visibile si materializza nel Maschio o Zolfo caldo e secco e nella Femmina o Mercurio freddo e umido. Ma ogni Maschio è formato da due Elementi, quello elementato, come dice San Tommaso, è la Terra e quello spirituale che è il Fuoco, così come la Femmina a sua volta è formata da un Elemento elementato che è l’Acqua e da un Elemento spirituale che è l’Aria.
Quando questi due gameti si uniscono nella realtà terrena non possono formare un Ermafrodita, bensì un misto di natura che può essere più o meno duraturo a seconda della purezza del loro legame cristallino detto anche Nodo matrimoniale o Sale di Armonicità, il cui mediatore abbiamo già visto essere lo Zolfo Immaturo. Sale, Zolfo e Mercurio uniti insieme nella loro forma più pura costituiscono la Quintessenza o Quinto Elemento. Per la verità la sostanza base da cui prendono origine tutte le cose è costituita da 2 Quinte Essenze, una volatile ed una fissa, unite insieme sempre attraverso il Sale di Armonia. Queste due quinte essenze costituiscono il Mercurio Filosofale Animato o Doppio che rappresenta la sostanza base della Pietra Filosofale ed è perciò l’oggetto della ricerca alchemica. Inoltrarsi oltre nella spiegazione di questi 2 quinti elementi, richiederebbe troppo tempo e spazio.
Quando il Nodo si spezza, il misto muore attraverso un processo ripetitivo della natura e che l’Alchimia chiama Putrefazione; ciò permette la liberazione dei 4 Elementi e dei 3 Principi, i quali si ricombinano di nuovo per formare un’altra sostanza. Da ciò l’aforisma: corruptio unius est generatio alterius (la morte di uno è la generazione di un altro).
Attraverso questo meccanismo di morte e rigenerazione avviene una progressiva purificazione non solo di tutte le sostanze materiali, ma anche delle essenze spirituali, fino ad ottenere la Triade Trismegistica perfetta di Corpo, Anima e Spirito, le tre guglie che sovrastano tutte le chiese gotiche. I due campanili della facciata centrale rappresentano, quello più basso il Corpo e quello più elevato l’Anima, mentre la guglia sopra l’abside, sottile e slanciata verso il cielo rappresenta lo Spirito.
La Vita
Per l’Alchimia tutte le sostanze sono esseri viventi, dotate cioè della scintilla divina o Zolfo (Plotino le dice dotate di Forma che è un Corpo quasi Spirito, anzi uno Spirito corporale), anche i sassi, i minerali, i metalli e persino gli atomi e le molecole. La durata della vita di ogni sostanza dipende dal grado di Armonicità del legame tra Maschio e Femmina. Questa Armonia non è solo consustanziale al misto (energia atomica), ma viene continuamente rinforzata dallo Spirito Divino che scende dall’alto per nutrire il mondo e che il Cosmopolita chiama “carne di vita”. Questo Spirito Divino, di natura sulfurea, si manifesta come effluvio invisibile, che, corporificandosi al contatto della terra, assume la conformazione di un Sale estremamente sensibile alle variazioni termiche, il Sale Unico di Natura. Infatti al di sotto dei 25° si solidifica assumendo la struttura cristallina di una stella a sei punte, perciò viene chiamato Stella dei Magi, in quanto è il segnale sicuro che Dio continua a nutrire le sue creature.
Esso è il principio della vita biologica sia dei vegetali che degli animali in quanto ha funzione di stimolo per la produzione dei 4 aminoacidi essenziali, che sono la base della catena di tutti i cromosomi, e quando incontra qualcuno di questi aminoacidi alterati o distrutti, provvede subito alla sua riparazione o ricostituzione.
Il motivo per cui le piante in autunno perdono le foglie ed entrano nel letargo invernale è dovuto al fatto che con l’abbassarsi della temperatura, questo Sale, da vaporoso qual’era, si solidifica e non circola più negli organismi. Quando poi arriva la primavera, aumentando la temperatura esso ridiventa vaporoso e stimola di nuovo la fioritura dei vegetali. Negli animali a sangue caldo ciò non succede perché esso trovandosi in un ambiente riscaldato dal sangue, rimane libero di agire in tutte le cellule. Lo Spirito Divino viene inalato con la respirazione ed è più abbondante in primavera, nei mesi di aprile, maggio, giugno.
I Metalli
Anche i metalli come i misti sono formati dall’unione dei due gameti, il Maschio o Zolfo e la Femmina o Mercurio, tuttavia a differenza degli altri misti, essi prendono origine da una sola sostanza, chiamata Umido Radicale Metallico che è sempre generata dallo Spirito Divino infuso sotto terra con la pioggia, la neve, la grandine ed in modo preponderante con la Rugiada. In questo Umido Radicale Metallico, detto anche Mercurio Filosofale o Latte della Vergine, si ritrovano i tre Principi Sale Zolfo e Mercurio.
Se tale sostanza rimane isolata e non cotta, al contatto dell’aria atmosferica quando si apre una miniera, essa si trasforma in mercurio volgare con tutte le caratteristiche di pesantezza, lucentezza e fluidità che lo caratterizza. Se invece l’Umido Radicale Metallico incontra sotto terra dello zolfo volgare con il quale viene cotto a temperatura moderata in ambiente chiuso, allora subisce un processo di maturazione che attraversa tutte le fasi dei 7 metalli e dopo circa mille anni si condensa in oro volgare.
Quando si forma l’oro volgare, lo zolfo volgare si stacca dal miscuglio, perché è un elemento imperfetto rispetto all’oro che invece è perfetto, perché i tre principi Sale, Zolfo e Mercurio in esso hanno raggiunto un assoluto grado di Armonicità e di purezza, come è ben spiegato da Pietro Bono nella Pretiosa Margarita. Se la cottura per un qualche motivo, (apertura della cavità o infiltrazioni) viene interrotta, l’Umido Radicale Metallico si solidifica nello stadio raggiunto che può essere di solfuro di piombo, solfuro di ferro, solfuro di rame, solfuro di stagno e così via. In conclusione i diversi metalli non sono altro che stadi diversi di formazione dell’oro, stadi impuri perché ancora legati allo zolfo corruttore.
Paracelso afferma che tutti gli alimenti sono in potenza veleni e che tutti i veleni sono in potenza alimenti. Ecco perché lo zolfo volgare, che è l’alimento dell’Umido Radicale Metallico è nel contempo anche un veleno. Infatti tutti i Maestri dicono di aborrire lo zolfo volatile, combustibile, perché è la causa di tutte le corruzioni. Lo stesso oro, che è la sostanza più pura non può essere purificato completamente dalla natura, ma solo dall’Arte. Infatti l’oro che si rinviene nelle miniere è puro solo al 98-99 %. Sia Pietro Bono che gli altri Filosofi affermano che se si riuscisse ad eliminare completamente lo zolfo corruttore dai metalli imperfetti, il loro mercurio riacquisterebbe la purezza originaria ed essi si trasformerebbero in oro. Su questo presupposto è fondata tutta la ricerca alchemica.
La Pietra Filosofale
Come si fa a sbarazzare i metalli imperfetti dallo zolfo volgare corruttore? Adoperando il suo antagonista, dicono i Maestri e questo antagonista non può essere altri che l’oro purificato al massimo dei gradi mediante un procedimento che la chimica non conosce e che si chiama Sublimazione. È proprio sublimando ripetutamente il Latte della Vergine o Umido Radicale Metallico che viene prodotto quell’oro purpureo (più puro del puro) che si chiama Pietra Filosofale, il cui effetto è quello di scacciare tutto lo zolfo volgare impuro che offusca i diversi metalli. Essa ha effetti curativi anche nel corpo umano perché elimina dalle cellule lo zolfo corruttore che con i suoi radicali liberi è una delle cause sia delle malattie che dell’invecchiamento.
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