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AUTOCOMBUSTIONE O COMBUSTIONE SPONTANEA


Può un corpo umano prendere fuoco e divenire cenere in pochi minuti senza toccare alcuna fiamma? Dai numerosi rapporti medico-legale sembra di si.

Un fenomeno ancora scientificamente inspiegabile è quello della autocombustione umana, fenomeno a cui si è cercato di dare spesso poco risalto addebitando i suoi nefasti effetti a soluzioni spiegabili. Molte ipotesi per cercare di rendere “naturale” un fenomeno bizzarro e a diritto da collocare nei rami di una paranormalità che ne rende, almeno, non facilmente classificabile la sua natura.

Questo raro fenomeno è chiamato combustione spontanea o meglio SHC (Spontanoeus Human Combustion) - combustione spontanea del corpo umano. Rappresenta un fenomeno abbastanza raro ed è per questo che la documentazione su questi casi non abbonda.

Non esistono prove identificative di un caso di SHC tranne per il fattore cenere: è stato appurato che nemmeno i forni crematori riescono a ridurre in cenere completamente i cadaveri e comunque la cenere ottenuta risulta essere di colore grigio mentre nei casi di cui si è occupata la scientifica di varie nazioni, la cenere ritrovata risultava di colore bianco (fatto che identifica combustioni a temperature superiori ai 900 °C del forno crematorio).
Negli ambienti scientifici si ritiene di poter spiegare l'SHC con il cosiddetto "effetto stoppino": un uomo vestito con vari strati di indumenti che funzioneranno da stoppino e facendo bruciare il grasso del corpo. E' comunque vero che non tutti i casi rispondono all'effetto stoppino perchè in altri casi si sono riscontrate differenze fondamentali. Altro fattore sconcertante è che da prove raccolte, sembrerebbe che il fuoco abbia origine dall'interno del corpo umano. 

Ennesima teoria probabilmente la più accreditata è quella dell'esplosione delle cellule. Tutto partirebbe dai mitocondri presenti in ogni cellula con il compito di produrre energia per tutto il corpo. Se per uno sfortunato ed anomalo caso venisse prodotta una quantità eccessiva di energia, l'ossigeno e l'idrogeno contenuto esploderebbero. Infatti questi due elementi vengono accuratamente miscelati nei reattori dello Space Shuttle per la partenza.

In ogni caso, l'esplosione dei suddetti elementi produrebbe una reazione a catena tra cellule che ridurrebbe il corpo della sfortunata vittima in cenere da una fiamma di colore blu.

In questo fenomeno il corpo prende fuoco in maniera violenta e in pochi minuti, e pur essendo casisticamente raro oltre che anomalo, esistono alcuni orribili casi. Tornando alla sua natura ce da dire che un corpo umano formato all’80 % di acqua risulta essere poco facile da bruciare se non con specifici accorgimenti, e teniamo sempre presente che un forno crematorio con temperature elevate, per otto ore, rilascia ancora la presenza di ossa!! 

Altro fattore è la zona circoscritta del fuoco che è ristretta al solo corpo, il fuoco stranamente circoscrive solo a distanze comprese tra i 120 e i 150 cm, con un altezza di 1 metro, in questa zona così circoscritta il corpo viene polverizzato!! Tranne in alcuni casi dove sono stati rinvenuti piedi o altre parti del corpo intatte.

Domanda: può un fuoco scaturito per fenomeno naturale (effetto stoppino, alcol, sigarette,medicine) bruciare un corpo polverizzandolo in pochi istanti senza devastare l’ambiente circostante? 

Alcuni scienziati hanno avanzato ipotesi varie tra cui l’assunzione come abbiamo detto di grosse quantità di alcol, o di certi tipi di medicinali, ma la combustione ha colpito persone astemie totali e chi di medicinali non ne aveva mai assunto. Una delle argomentazioni a favore della combustione spontanea è come detto prima, che i forni crematori non riescono ad incenerire facilmente e completamente i cadaveri. 

Le ossa che rimangono dopo la cremazione devono essere frantumate da una macchina chiamata Cremuletor e la cenere risultante è grigia non bianca candida!! Fatto che indica una temperatura molto più elavata dei 900 di un forno, per incenerire un corpo con tanta devastazione sarebbero necessari almeno 2500 gradi, considerando che un incendio domestico capace di distruggere un edificio intero raggiunge in media i 200 gradi. A sgombrare il campo a teorie semplicistiche, per spiegare come e perchè avvenga la combustione spontanea, eliminiamo subito un’altra ipotesi avanzata anche di recente…il già citato “effetto stoppino”.

Di questa causa venne studiato già nel 1965 un caso ben documentato dal prof. Gee presso il Leeds University Hospital, dove una donna di 85 anni per un malore era caduta nel camino azionando il meccanismo dell’effetto stoppino, ma i resti carbonizzati erano completamente differenti da quelli caratteristici dell’autocombustione. Tante le teorie e tante le contro teorie, dalla predisposizione di alcune corpi ad assimilare cariche di elettricità statica senza scaricarla, questo presumeva che ad una saturazione i corpi esplodessero in combustione!

CASI DI AUTOCOMBUSTIONE

Nel 1982 in un paese vicino Londra, una minorata mentale di 62 anni prese fuoco all'improvviso. Il padre che era a poca distanza da lei, fu testimone di tutto. La sua attenzione fu attratta da un lampo improvviso che lo portò ad osservare nella direzione della figlia: il corpo della donna era avvolto dalle fiamme soprattutto sul viso e sulle mani ma la cosa strana è che non si agitava affatto. La trascinò verso il lavandino più vicino spegnendole le fiamme ma morì in ospedale a causa delle gravi ustioni.
In un altro episodio, un vigile del fuoco raccontò di essere intervenuto nel caso di un vagabondo ormai morto bruciato. Le fiamme che ancora avvolgevano il cadavere fuoriuscivano soprattutto da un taglio di una decina di centimetri all'altezza del torace e si sprigionavano come alimentate dall'interno. Solo inserendo l'idrante in quella fessura riuscì ad estinguere le fiamme
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IL MISTERO DELLA CASA DEI WINCHESTER


San Jose, California
La storia di Sarah Winchester è tanto affascinante quanto la leggenda della casa stessa. Per i pionieri del 19 ° secolo, il fucile Winchester Repeating era "la pistola che ha vinto l'Occidente", ma a Sarah, erede della fortuna Winchester Repeating Arms, l'arma era uno strumento di morte e distruzione definitiva per se stessa.

La storia

Sarah L. Winchester sposò William Wirt Winchester, figlio del produttore di quel famoso Winchester Repeating Rifle. La sua unica figlia e il marito William morirono entrambi, lasciando Sarah da sola.

Sara era la moglie di William Wirt Winchester che era il figlio del produttore del fucile Winchester Repeating. Morì nel 1881 di tubercolosi. Quindici anni prima, la coppia aveva avuto un solo figlio, una figlia di nome Annie, che morì all'età di un mese. Naturalmente, Sarah era sconvolto per la perdita del suo bambino, ma la perdita del marito divenne insopportabile per lei, e si dice che abbia visitato un medium. 

Il medium le disse che gli spiriti di tutte le persone che erano stati uccisi dai fucili della Winchester avevano avuto la loro vendetta prendendo la vita della sua famiglia. Inoltre, il medium ha detto che questi spiriti aveva lanciato una maledizione su di lei e l'avrebbe perseguitata per il resto della sua vita. Solo con l'acquisto di una nuova casa e costruendoci su di essa costantemente poteva sfuggire a questa maledizione e ottenere la vita eterna.

L'ereditiera infelice si trasferì a San Jose, in California, dove ha acquistato una casa colonica di otto stanze, che ha provveduto a rimodellare letteralmente. Il progetto di costruzione, iniziato nel 1884, è stato quello di occupare i successivi 38 anni della sua vita 
Come risultato, la casa è un labirinto con alcune scale e le porte che vanno da nessuna parte. C'è una finestra costruita nel pavimento, una scala che porta verso il nulla, un camino che sale quattro piani, porte che si aprono su pareti vuote.Il numero tredici è comunemente usato in tutta la casa, come la quantità di gruppi di finestre e gradini di scale. Allora perché Perchè Sarah fece questo? fece costruire questo labirinto enorme come lei ha fatto per confondere e perdere gli spiriti.


La spiegazione di tutto questo è che la casa è stata progettata da fantasmi per fantasmi.

Nel l903, Theodore Roosevelt, che era allora presidente, passato attraverso San Jose e chiamato alla Mansion Winchester è stato allontanato con il messaggio che "la casa non era aperta agli estranei." Secondo i racconti servitù, gli unici ospiti che Sarah intratteneva erano quelli spettrali. Ogni sera a mezzanotte, una campana li chiamava. Un altro campanello annunciata la loro uscita.

Durante queste due ore le note dell' organo potevano essere sentite dai passanti. Ci sono molti organi in casa, perchè Sarah una volta era una brava musicista, ma col passare degli anni l'artrite ha gravemente paralizzato le sue mani,così intensa che poteva a malapena tenere la matita in mano ? . Se è così, allora chi era l'organista fantasma? 



.Una sera andò in cantina (solo lei possedeva la chiave) per individuare una bottiglia molto speciale. Per il suo orrore, ha scoperto una stampa in bianco di una mano sul muro. Quella notte gli spiriti le confidarono che era la stampa della mano di un demone. Sarah ha preso questo come un avvertimento contro l'alcol e fece murare la cantina con tanta cura che, fino ad oggi il tesoro liquido deve ancora essere trovato.

Nel 1981 in due diverse occasioni, due guide turistiche passando dalla cucina anteriore (che non è mai in uso) sentirono l'aroma forte dell odore di brodo di pollo. Inoltre, dei passi possono essere ascoltati in camera da letto della signora Winchester.
Sarah Winchester è morta il 5 settembre l922, all'età di 82 anni. Ma è che la fine della sua storia? Difficilmente, a giudicare dai racconti strani che circondano la casa. Nel corso degli anni una serie di altri fenomeni strani sono state riportate tra sferragliare di catene, punti freddi, e sussurri.

Riconosciuta a livello nazionale la medium Sylvia Browne, le è stato chiesto di entrare in contatto con Sarah Winchester. Sylvia è andata in trance profonda. Il messaggio era chiaro: "Chi sono queste persone? Che cosa stanno facendo in casa mia?"

Decine di sensitivi hanno visitato la casa nel corso degli anni e la maggior parte sono venuti via convinti, o pretendono di essere convinti, che gli spiriti vagano ancora in quel posto.

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LA CORDA D'ARGENTO


Alcuni riferiscono di aver notato durante l'OBE che dal corpo fisico, più precisamente dal tratto cervicale della colonna vertebrale, fuoriesce un "cavo" che termina nella zona corrispondente del corpo astrale; il cavo è sempre rettilineo fra i due corpi, e non ostacola i movimenti perchè è immateriale, compenetrabile. 
Alcuni altri, invece, riferiscono di non aver mai osservato questa corda, anche se i più la percepiscono come una "trazione" esercitata alla nuca da qualcosa che tira indietro il corpo astrale al momento del rientro. Questa discrepanza di testimonianze è spiegabile con la diversa densità che può assumere il legame eterico, oltre che con la diversa sensibilità individuale. Il cordone astrale ha un aspetto translucido, con un diametro di qualche centimetro quando è esteso per meno di cinque-dieci metri, e diviene sottilissimo quando è allungato di più. 
Quando la corda è più spessa si è osservata al suo interno una certa attività, come una pulsazione. Si è osservato inoltre che la forza di trazione esercitata dalla corda è molto forte finchè il corpo astrale rimane entro qualche metro dal corpo fisico, dopodichè cala molto velocemente fino ad una decina di metri; a distanze maggiori la forza è minima e si mantiene praticamente uniforme, a qualunque distanza. La distanza entro la quale la corda è spessa e la forza di attrazione è grande, è chiamata da alcuni autori raggio di attività del cordone.
Il cordone ci fa un pò da guinzaglio?
In un certo senso è così, ed inoltre esercita una eccellente funzione di meccanismo di sicurezza. 
Perciò non dobbiamo assolutamente temere, per esempio, che possa accadere qualcosa al corpo in nostra assenza. A prescindere dalle nostre occupazioni astrali, il cordone è sempre pronto a richiamarci se necessario, per esempio se dobbiamo svegliarci, ma anche solo se il corpo fisico ha bisogno di aumentare l'attività in un organo. Quando poi dopo un certo tempo il corpo fisico per suo ciclo naturale ha bisogno di coincidere nuovamente col corpo astrale, il cordone astrale tira ineluttabilmente quest'ultimo, che immediatamente torna e si riposiziona nel fisico. 
Inoltre, se si verifica un qualunque turbamento emotivo mentre si è nel raggio di attività del cordone, ne risulta quasi sempre un velocissimo rientro, senza che ci si possa opporre.
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IL FANTASMA DEL ROSSO DELLA PAOLA


Come ogni luogo degli orrori che si rispetti, anche il castello di Lari possiede il suo fantasma. Giovanni Princi (detto il Rosso della Paola) venne incarcerato a Lari per le sue idee politiche e all'interno del castello trovò anche la morte dal momento che fu trovato impiccato alle inferriate della sua cella la mattina del 16 dicembre 1922.
Le ragioni della sua morte (apparentemente un suicidio) non furono mai chiarite, anche se sul corpo furono trovati segni inequivocabili di percosse e fu quindi ipotizzato che fosse stato picchiato, ucciso e poi solo successivamente impiccato. Quando il carcere venne chiuso l'ex guardiano continuò ad abitare il castello insieme alla sua famiglia e questi furono i primi ad affermare che ogni tanto, la notte del 15 di dicembre, il Rosso della Paola tornava a manifestarsi. Molte altre persone affermano di aver assistito a fatti inspiegabili avvenuti all'interno del castello e soprattutto di aver visto un uomo, avvolto da una strana nebbia, dileguarsi velocemente nell'oscurità.
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GHOULS


E' un demone che si ciba della carne degli esseri umani, specialmente dei viaggiatori, bambini e dei CADAVERI trafugati dalle tombe.
I Ghoul sono praticamente universali, anche se sono presenti nel folklore arabo.
I ghoul sono creature notturne con lunghi artigli, che abitano nei cimiteri, tra le rovine e in altri posti solitari.
Vengono descritti come esseri umani morti che dormono per lunghi periodi in tombe nascoste, poi si svegliano, e si cibano dei vivi e dei morti.
I Ghoul possono essere paragonati alle LAMIE, LILITH e ai figli di demoni notturni.
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COME EFFETTUARE IL VIAGGIO ASTRALE


Il più efficace sembra essere la meditazione e la concentrazione tra 3-5 ore ogni mattina, seguito da un sogno controllato quando si torna a letto. 
A 10 minuti di yoga (respiro + controllo) prima che la procedura di cui sopra sembra anche utile. L'autodisciplina è la parte più difficile. Quando ci si sdraia a letto dopo la meditazione, CONCENTRATO con gli occhi chiusi al centro dello schermo. 
In parole semplici, si dovrebbe cercare di rallentare il processo di ottenere di nuovo addormentato. Quando il sogno diventa, siete già svegli e si può consapevolmente cercare di controllare ciò che accade. Si può volare, cambiare i posti ecc. 
Il tuo pensiero è il suo "genio", quindi se si ha paura, si crea immediatamente un incubo. Essere consapevoli del fatto, che ogni pensiero legato in alcun modo al tuo corpo fisico (come ad esempio il desiderio di parlare, muovere le mani o altre parti del corpo, guarda il tuo corpo, la paura che si può danneggiare il vostro corpo, ecc.) 
È probabile che riportarvi al vostro corpo fisico IMMEDIATAMENTE. Siate preparati che ciò che si pensa di "sapere" può essere un grosso ostacolo nel viaggio astrale. Si noti che tutta la tua "conoscenza" viene dal mondo materiale sulla Terra, ed è gravemente distorta e / o limitate. 
Può essere una dottrina, paradigma o un'abitudine, piuttosto che le conoscenze. Ad esempio una sensazione di una sorpresa (quando in astrale) si verifica perché è raccontare ciò che si verifica in astrale a quello che ci si aspetta in base a ciò che hai imparato nel vostro corpo fisico. 
Ogni pensiero come ti riporta molto rapidamente. È meglio non aspettarsi nulla, e (telepaticamente) domande del tipo: "Voglio sapere cosa è meglio per me di imparare OGGI". Sarà il vostro Sé Superiore (la vostra coscienza superiore), che sceglierà la migliore lezione per voi. 
Non dimenticare di essere grati. Ad esempio, la richiesta di andare 15 mila anni indietro può portare a la Luna o un centro di un vulcano, semplicemente perché non è stato specificato il luogo preciso. D'altra parte, una richiesta di vedere tua madre ORA (anche se non si sa dove è, o non è in vita) è molto precisa ed è più probabile che sia successo. Disciplina dei pensieri è essenziale (un po 'difficile) . La cosa migliore è di esercitare una disciplina di pensieri durante il giorno, per tutto il tempo, in modo che diventi il vostro stato naturale della mente. Non sorprendetevi se non riesci a ricordare i dettagli del suo viaggio astrale dopo si torna. E 'essenziale per alzarsi e scriverle subito dopo aver finito il vostro viaggio. 
Anche in questo caso, la disciplina è necessaria, perché quando sei mezzo addormentato dopo il vostro viaggio astrale tutto sembra così ovvio che sembra che lo si può ricordare per sempre. Inoltre si sente molto confortevole e pronto ad addormentarsi. Tante volte mi ha deluso con me stesso, semplicemente perché era pigro e non hanno scritto i dettagli. Se si scrive abbastanza dettagli, è possibile ricostruire consapevolmente le informazioni più tardi, quando ne hai bisogno. 
Nota: non essere delusi se non si può fare il viaggio astrale di tutti i giorni. Non è raro avere una buona sessione aa una volta al mese, anche se ci si prova tutti i giorni. Molto probabilmente non sei un asceta isolato dalla schiacciante realtà materialistica della nostra cosiddetta "civiltà". Guardare un film violento, il crimine o notizie di guerra, o semplicemente arrabbiarsi (per qualsiasi motivo) può avere un profondo effetto negativo sulle condizioni iniziali richiesto per il viaggio astrale. 
Tutto nell'Universo accade per una ragione. La cosa più importante non è solo ciò che si fa, ma perché lo fai. Lo stesso vale per i pensieri. Pensateci. Devi essere assolutamente onesti con voi stessi. Purificare la mente dalla spazzatura. E non seguono il gregge .
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IL BOSCO SACRO CELTICO: L' AGRIFOGLIO


L’Agrifoglio è un albero dalla simbologia maschile, legato all’amore fraterno e alla paternità. Era considerato, insieme all’Edera e al Vischio, un potente simbolo di vita, per le sue foglie annuali e i suoi frutti invernali. Nelle quotidianità celtica si pensava che l’Agrifoglio fosse di aiuto e sostegno in ogni sorte di battaglia spirituale.
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IL BOSCO SACRO CELTICO: LA QUERCIA


La Quercia era considerata la regina della foresta, perfetta, forte dei suoi imponenti rami e salda nelle sue ancor più grandi radici. La sua crescita è lenta ma piuttosto sicura. La Quercia spicca nelle spirali della feconda danza della fertilità dei mesi solari. 
Questo albero simboleggiava la salda protezione e le forza primordiale, nonché l’abilità di sopravvivere.


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IL BOSCO SACRO CELTICO: IL BIANCOSPINO



Il femminile Biancospino, che cresce con una densa fronda di numerosi e contorti rami, veniva usato per delimitare le proprietà, in siepi spinose, atte a proteggere il nucleo familiare e la terra. 
Il Biancospino rappresentava soprattutto la purezza e la castità, l’attesa ed il raccoglimento personale.


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IL BOSCO SACRO CELTICO: IL FRASSINO



Il Frassino, Necht, rappresenta l’Albero del Mondo ed è presente anche nella mitologia norvegese come Yggdrasil, l’albero di Odino. 
Questo albero possiede radici che penetrano molto in profondità nel terreno e rami spessi e forti. Per questa sua immagine di molteplicità e robustezza, nella mitologia celtica e norvegese il Frassino era percepito come uno specchio del mondo e dell’universo, contemplando ed abbracciando gli Inferi, la Terra ed il Cielo. 
Il Frassino è il nodo fra il microcosmo e il macrocosmo, l’anello di congiunzione fra il soggetto e la Natura. Esso indicava in particolare comprensione ed equilibrio.


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IL BOSCO SACRO CELTICO: IL SALICE


Il Salice, in gaelico Sorcha, all’interno del Cammino Celtico, rappresenta i ritmi lunari e femminili della vita. 
Durante il mese del Salice si teneva la Festa del Fuoco della dea della veggenza Brigit, protettrice dei poeti, dei medici, degli artigiani, dei fabbri e degli artisti che lavoravano il bronzo, figura che, nella devozione cristiana, si trasformò o si sovrappose a quella di Santa Brigitta, seconda per importanza solo a San Patrizio.

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IL BOSCO SACRO CELTICO: L' ONTANO


L’Ontano, il terzo albero del Bosco Sacro, era utilizzato a sua volta nei riti di protezione, in particolare negli scontri e nelle dispute, e per accrescere e sviluppare il potere oracolare. 
Questo albero è indissolubilmente legato alla figura di Bran il Santo, o il dio Bendegeit Bran, la cui leggenda è conservata e perpetrata ancora dalla presenza dei celebri corvi sulla Torre di Londra.
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IL BOSCO SACRO CELTICO: IL SORBO SELVATICO


Il secondo albero del Bosco Sacro è il Sorbo Selvatico, che rivestiva un’importante funzione nelle cerimonie druidiche. 
La stessa bacca del Sorbo reca una minuscola stella a cinque punte, o pentagramma, stimato come antico simbolo magico di protezione. 
Anche per questo particolare il Sorbo Selvatico era utilizzato e citato generalmente nei riti di protezione.
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IL BOSCO SACRO CELTICO: "LA BETULLA"



Il primo albero dell’Ogham è la Betulla, dalla bianca corteccia, simbolo di purezza e castità. 
La Betulla rappresentava l’inizio di un nuovo ciclo vitale nonché la porta per il nuovo anno celtico, che iniziava il primo giorno di Novembre, in seguito alle celebrazioni di Samhain (usualmente conosciuto come Allhallows o Hallowe’en). 
La Betulla era considerata la protettrice e la guida spirituale di ogni nuova partenza, fisica o spirituale.



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OGHAM


La scrittura Ogham registrata nei più antichi testi irlandesi  databili tra il 3 ° e il 6 ° secolo dC. Le Iscrizioni Ogham si trovano esclusivamente in Irlanda, Scozia e Galles. Per lo più sono iscrizioni genealogiche in forma di "X di Y" agli angoli delle lastre di pietra di grandi dimensioni. Dopo il 6° secolo dC, antico irlandese è stato scritto con l'alfabeto romano, e scomparve dalla Ogham generale.

Esistono varie opinioni sull'origine esatta della Ogham. Alcuni sostengono che dipenderebbe da un modo criptico di scrivere rune , alcuni dicono che è stato ispirato dal latino, e altri ancora sostengono che è stato inventato in modo indipendente.


Quando scrittevano sulla pietra con l' Ogham, esso è scritto verticalmente (dal basso verso l'alto). La tabella seguente elenca tutte le lettere Ogham nelle loro forme verticali, con i loro nomi antichi irlandesi e significati.
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IL BOSCO SACRO CELTICO: IL MELO


Il Melo è da sempre associato con la scelta e la capacità decisionale. Legata a quest’albero era la magica Terra delle Mele detta Avalon, all’interno della quale si situa Glastonbury. La mela, come citato, se tagliata trasversalmente, manifesta nei suoi semi un pentagramma, un basilare quanto potente simbolo magico.

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LA MADRE DI KEPLERO

Nel dicembre 1615 arrivò notizia dal Wuttemberg, dalla sorella Margarethe del grande astronomo tedesco Keplero, convinto sostenitore del moto dei pianeti intorno al Sole, che la loro vecchia madre era stata accusata di stregoneria.
Katharina Guldenmann godeva di una cattiva reputazione per il suo cattivo carattere e la sua conoscenza delle erbe e della medicina popolare.
Frau Kepler era probabilmente una donna intelligente, ma non era saggia e non aveva abilità sociali. Le persone che frequentava, o che erano disposte a frequentarla, erano la feccia della società.
Keplero assunse la difesa della madre. L’accusa che la inchiodava era, non a caso, quella di aver fatto morire due bambini consigliando alla madre di curarli attraverso i responsi ottenuti da uno specchio magico nelle notti di luna piena.
 
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ANNA BOLENA

Enrico VIII Tudor padre della grande Elisabetta I d’Inghilterra, era convinto che la sua seconda moglie, la ballerina di corte Anna Bolena lo avesse sedotto ricorrendo ad oscure pratiche magiche.
Nel maggio 1536 Anna venne accusata di aver usato la stregoneria per intrappolare Enrico VIII nel matrimonio, di affliggere il Re con dolori corporei e di aver cospirato per provocarne la morte o il tradimento.
Anna trovò la pace spirituale durante i suoi ultimi due giorni di vita, e disse al carceriere che confidava nella pietà di Dio e credeva che sarebbe andata in paradiso. Giurò due volte sui sacramenti che era innocente di tutte le accuse portate a suo carico.
Il 19 maggio 1536 Anna venne decapitata con un solo colpo alla Torre di Londra. Prima della morte scherzò dicendo che: "Ho sentito dire che il boia è molto bravo, e il mio collo è sottile". Il boia, un esperto spadaccino francese, era ritenuto un giustiziere rapido ed eccellente. Anna scelse un vestito scuro per la sua esecuzione, con una sottoveste cremisi. Sul patibolo perdonò quelli che l'avevano mandata a morte, e pregò per suo marito. Venne bendata, e mentre si stava inginocchiando la sua testa cadde con un solo colpo.
È oggi generalmente accettato che nessuna delle accuse fosse valida.
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LEONARDO DA VINCI

Leonardo Da Vinci, ad esempio, per i suoi avveniristici studi sulla dissezione dei cadaveri fu definito “stregone e negromante” e quindi costretto ad allontanarsi da Firenze.
«Leonardo era guardato con sospetto dai suoi contemporanei e lo tenevano alla lontana. Anche lui aveva paura di essere accusato di stregoneria da chi non lo capiva e per questo motivo ha adottato delle tecniche di scrittura e di comunicazione impossibili da decifrare all'epoca.
Ad esempio per i suoi appunti scientifici scriveva da sinistra verso destra e usava la mano sinistra, ma scriveva perfettamente con entrambe le mani. Inoltre, scriveva in modo speculare, cioè scriveva con lo specchio accanto al foglio. 
Per questo per capire cosa c'è scritto nei suoi "codici" bisogna leggerli all'inverso e con lo specchio. Ma questa tecnica non l'ha usata per la poesia o per scritti sulla pittura o sui colori. 
Leonardo non comunicava molto con gli altri, ma lo faceva di più con i suoi studenti artisti a cui insegnava pittura perché considerava gli artisti più sensibili e quindi si apriva di più. Ma durante le sue lezioni di pittura arrivava alla scienza e questo disorientava gli allievi. 
E questi, di fronte a questi rapidi cambiamenti di argomento pensavano che fosse un pazzo perché non parlava più di pittura a cui invece loro erano interessati e per cui erano lì con lui. Ancora oggi, è come se Leonardo volesse farci scoprire gradualmente le cose, lentamente, nel corso dei secoli. Per non impressionarci molto. È come se lui avesse visto la vita futura di 300-500 anni dopo e avesse anche capito il disorientamento delle "normali" menti umane di fronte alle sue scoperte».
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LA STREGA GOSTANZA

In Italia le streghe sono abbastanza rare.
Anche qui però, come nel resto d’Europa, le persone accusate di stregoneria sono soprattutto donne, vecchie, povere e non istruite. Spesso esercitano il mestiere di guaritrici.
E’ questo il caso di Gostanza da Libbiano, processata come strega alla fine del secolo XVI nel paese di San Miniato al Tedesco, in Toscana.
Figlia di un ricco fiorentino e di una sua serva, Gostanza è costretta a sposare il figlio di pastore, all’età di otto anni, e a subirne le violenze.
Rimasta vedova, si guadagna la vita filando e facendo la levatrice, assistendo cioè le donne durante il parto. Va a raccogliere erbe medicinali per farne infusi e unguenti con cui guarire le malattie e la sua fama di guaritrice cresce.
Quasi ogni giorno le portano malati da curare o indumenti degli infermi, perché li tocchi e favorisca così la guarigione.
Le donne preferiscono lei alle altre levatrici.
Ma il suo potere è pericoloso, perché si pensa che sia opera del demonio, soprattutto quando le cure sono inefficaci e i malati non guariscono.
In paese cominciano le accuse di stregoneria e Gostanza, ha sessant’anni, deve subire un processo.
Dapprima nega ogni colpa e i giudici, di fronte alla sua “ostinazione” decidono di sottoporla alla tortura.
Gostanza viene spogliata: forse si cerca sul suo corpo il segno che – si dice – il diavolo lascia alle donne con cui ha avuto rapporti. Poi la sollevano con una fune, in modo che le braccia, legate dietro la schiena, debbano reggere tutto il peso del corpo.
Questo tipo di tortura è dolorosissimo, perché provoca slogature alle articolazioni e fratture alla ossa. Non reggendo allo strazio, Gostanza ammette di aver compiuto malefici, ma poi ritratta tutto.
Allora i giudici le infliggono nuovamente la tortura, più e più volte rendendola sempre più dolorosa.
Infine, purché la sofferenza abbia termine, Gostanza si dichiara pronta a parlare.
Ha inizio una confessione fiume, piena di bugie: lei, Gostanza, è una strega; ha rapporti sessuali col diavolo; può trasformarsi in gatto per entrare nelle case e succhiare il sangue ai bambini; partecipa al sabba, che si svolge in un posto bellissimo, con tanti palazzi e gente ben vestita, dove si mangia, si beve e si balla a volontà; il diavolo è forte, bello e delicato e preferisce lei a tutte le streghe.
A questo punto il giudice inquisitore viene sostituito da un altro, più maturo e più saggio, che cerca prove e non dà ascolto alle chiacchiere.
Egli si convince presto che Gostanza non è che è una povera vecchia, odiata dai compaesani, che ha inventato una serie di menzogne per paura dei tormenti.
E la fa scarcerare.
Dopo le sofferenze del processo Gostanza ha dunque salva la vita.
Ma da questo momento dovrà lasciare per sempre il suo paese e le sarà vietato di <<medicare>> gli infermi: non potrà cioè esercitare quel mestiere di guaritrice in cui ha accumulato abilità ed esperienze e che finora non le ha dato da vivere
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LA CACCIA ALLE STREGHE


Con il termine "caccia alle streghe" si indica la ricerca di persone sospettate di stregoneria, avvenuta in alcuni periodi tra la fine del XV secolo e la metà del XVII secolo.
Si tratta di un tipo di panico morale.
Anche se vere e proprie cacce alle streghe sono occorse occasionalmente nell'era moderna, esiste un convincimento scientifico che la stregoneria sia un fatto mitologico e non un crimine che possa essere commesso. D'altra parte questa opinione può essere contestata in quanto, indipendentemente dal fatto che sia possibile o meno per una strega o uno stregone di influenzare eventi o persone con la magia, le streghe e gli stregoni esistono nella misura in cui un numero di individui dichiara di esserlo.
Una "caccia alle streghe", nella terminologia moderna, per estensione indica l'atto di ricercare e perseguire un qualsiasi soggetto percepito come nemico, in particolare quando questa ricerca viene condotta usando misure estreme e con scarsa considerazione della reale colpevolezza o innocenza.
Le "cacce alle streghe" ebbero luogo durante due secoli e conobbero due ondate: una dal 1480 al 1520 e l'altra dal 1560 al 1650.

Ufficialmente, la Caccia alle Streghe fu iniziata da Innocenzo VIII, il 5 dicembre 1484, con la bolla "Summis desiderantes affectibus" (Desiderandolo con tutta la volontà) del 5 Ottobre del 1484 per "punire, incarcerare e correggere" le persone infette dal crimine della "perversione eretica", e di svolgere con nuovo potere in Germania il ministero dell'Inquisizione.
Il documento che rappresenta le teorie elaborate è il "Malleus malificarum" (1486), chiamato anche "Il Martello delle streghe", scritto per incarico del Papa Innocenzo VIII da due inquisitori tedeschi, Heinrich Kramer e Jakob Sprenger.
Nel documento si affrontano le cospirazioni dei demoni contro la Cristianità e si elencano i malefici e le pratiche perverse delle streghe.

Il libro  raccomanda il più spietato esorcismo contro i demoni con tette e capelli lunghi.
È stato pubblicato per la prima volta nel 1486 e fino alla fine del XVIIIº secolo è stato la base giuridica e teologica dei tribunali dell’Inquisizione di diversi paesi.
Gli autori sostenevano che le streghe, l’harem di Satana, rappresentano le donne nel loro stato naturale: "Tutta la stregoneria proviene dalla lussuria della carne, che nelle donne è insaziabile".
E dimostravano che: "Questi esseri di gradevole aspetto, sono contatti fetidi e mortali compagnie fatti per incantare gli uomini e attrarli, fischiando come serpente, con code di scorpione per distruggerli".
Gli autori avvisavano gli incauti, citando la Bibbia: "La donna è più amara della morte. E’ una trappola. Il suo cuore è una rete e le sue braccia catene".
Questo trattato di Criminologia, che ha inviato migliaia di donne al rogo dell’Inquisizione, consigliava di sottoporre alla tortura tutte le sospettate di stregoneria.
Se confessavano, meritavano il fuoco. Se non confessavano – e solo un strega (con la forza che le dava il suo amante, il Diavolo, nei loro incontri) poteva resistere a simili supplizi senza confessare qualsiasi cosa, anche.
Il Papa Onorio III stabilì che il sacerdozio era cosa da maschi: "Le donne non devono parlare. Le loro labbra portano lo stigma di Eva, che ha perso agli uomini". Otto secoli dopo, la Chiesa cattolica continua a negare il pulpito alle figlie di Eva.
Lo stesso timore fa sì che i fondamentalisti mussulmani mutilino il sesso femminile e coprano la faccia delle donne. E il sollievo per il pericolo scongiurato fa sì che gli ebrei ortodossi comincino la loro giornata sussurrando: "Grazie Signore, per non avermi fatto donna"
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CANON EPISCOPI


Il Canon episcopi è una breve istruzione ai vescovi sull'atteggiamento da assumere nei riguardi della stregoneria.
Durante il Medioevo questo documento fu attribuito al concilio di Ancira del 314, ma si scoprì che in realtà si trattava di un testo più tardo, risalente presumibilmente all'867.
Il Canon definiva la stregoneria "adorazione del Demonio" ma negava che le streghe potessero volare fisicamente e dichiarava che «[...]chiunque è così stupido e folle da credere a storie tanto fantasiose è da considerarsi un infedele, perché ciò deriva da un'illusione del Demonio».
Sebbene tali voli notturni fossero ritenuti materialmente impossibili, si stimava però che essi potessero realizzarsi con lo spirito. Nonostante il Canon considerasse tali fenomeni illusori, affermava tuttavia che «pur volando con lo spirito e l'immaginazione, queste streghe sono ugualmente colpevoli, come se lo avessero fatto in carne ed ossa».
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FRANCISCO GOYA


Nel 1819, Goya acquista una casa sulle rive del Manzanarre, la "Quinta del Sordo", dove abiterà, dopo averla restaurata e ingrandita, pare fino al 1823, anno in cui ne farà donazione al nipote Mariano.
Sulle pareti di due grandi sale della parte vecchia, una del pianterreno e una corrispondente del piano superiore, entrambe di circa sei metri per nove, Goya dipingerà a olio l'impressionante ciclo delle "pitture nere ": sette composizioni per piano, larghe quanto gli spazi tra le porte e le finestre (da una settantina di centimetri a quattro metri e mezzo), alte circa un metro e cinquanta, per una superficie complessiva di circa trentaquattro metri quadrati.
La maggior parta delle pitture raffigura scene di stregoneria e di esorcismi, di folli superstizioni e di delirio; è lo stesso mondo dell'irrazionale già liberato nei Capricci (serie di ottanta incisioni realizzate tra il 1792 e il 1799) e che ora, dopo le malattie del pittore e le crisi susseguenti, si riveste qui degli aspetti più ossessivi.
Sulle pareti della sua casa, intorno a sé, Goya costruisce immagini d'incubo, proiezioni dirette e immediate dei più nascosti turbamenti dell'inconscio, con colori incredibili, fatti di bianchi gelidi, di neri spessi come la pece, di ocre sfregiate da pennellate di rosso che sembrano ferite o da gialli intensi che sembrano lampi di luce.
La grande composizione del Sabba, che si trovava al pianterreno, è indubbiamente la più impressionante del ciclo: la riunione delle streghe, presieduta dal demonio sotto forma di capro, è piena di terrore superstizioso e di oscuri presentimenti.
In questa specie di furia pittorica che caratterizza le "pitture nere", e che si trasforma in brani di alta poesia, Goya sembra voler condurre a termine la sua missione di uomo e di artista.
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ESORCISMI NEL VANGELO


Il Vangelo parla spesso di questa azione del diavolo per quale opera in modo particolare su alcune persone : normalmente essa si distingue in : possessione , vessazione. Per la possessione il diavolo rende suo strumento la persona umana agendo e/o parlando attraverso di essa, è il caso dell’indemoniato di Gerasa di cui parla ampiamente il vangelo di s. Marco

Marco 5:1 Intanto giunsero all'altra riva del mare, nella regione dei Gerasèni.
Marco 5:2 Come scese dalla barca, gli venne incontro dai sepolcri un uomo posseduto da uno spirito immondo.
Marco 5:3 Egli aveva la sua dimora nei sepolcri e nessuno più riusciva a tenerlo legato neanche con catene,
Marco 5:4 perché più volte era stato legato con ceppi e catene, ma aveva sempre spezzato le catene e infranto i ceppi, e nessuno più riusciva a domarlo.
Marco 5:5 Continuamente, notte e giorno, tra i sepolcri e sui monti, gridava e si percuoteva con pietre.
Marco 5:6 Visto Gesù da lontano, accorse, gli si gettò ai piedi,
Marco 5:7 e urlando a gran voce disse: «Che hai tu in comune con me, Gesù, Figlio del Dio altissimo? Ti scongiuro, in nome di Dio, non tormentarmi!».
Marco 5:8 Gli diceva infatti: «Esci, spirito immondo, da quest'uomo!».
Marco 5:9 E gli domandò: «Come ti chiami?». «Mi chiamo Legione, gli rispose, perché siamo in molti».
Marco 5:10 E prese a scongiurarlo con insistenza perché non lo cacciasse fuori da quella regione.

Marco 5:11 Ora c'era là, sul monte, un numeroso branco di porci al pascolo.
Marco 5:12 E gli spiriti lo scongiurarono: «Mandaci da quei porci, perché entriamo in essi».
Marco 5:13 Glielo permise. E gli spiriti immondi uscirono ed entrarono nei porci e il branco si precipitò dal burrone nel mare; erano circa duemila e affogarono uno dopo l'altro nel mare.
Marco 5:14 I mandriani allora fuggirono, portarono la notizia in città e nella campagna e la gente si mosse a vedere che cosa fosse accaduto.

Marco 5:15 Giunti che furono da Gesù, videro l'indemoniato seduto, vestito e sano di mente, lui che era stato posseduto dalla Legione, ed ebbero paura.
Marco 5:16 Quelli che avevano visto tutto, spiegarono loro che cosa era accaduto all'indemoniato e il fatto dei porci.
Marco 5:17 Ed essi si misero a pregarlo di andarsene dal loro territorio.
Marco 5:18 Mentre risaliva nella barca, colui che era stato indemoniato lo pregava di permettergli di stare con lui.
Marco 5:19 Non glielo permise, ma gli disse: «Va' nella tua casa, dai tuoi, annunzia loro ciò che il Signore ti ha fatto e la misericordia che ti ha usato».
Marco 5:20 Egli se ne andò e si mise a proclamare per la Decàpoli ciò che Gesù gli aveva fatto, e tutti ne erano meravigliati.

Questo testo, come si può vedere contiene anche la testimonianza di una azione del diavolo su degli animali, appunto sui porci che , spinti dal diavolo annegano ; accanto alla azione sulle persone il demonio può operare anche contro le cose o gli animali sempre però per danneggiare le persone e spingerle al peccato. Cristo Signore, come si vede, permette tale azione satanica sempre però per il bene delle persone.
Un altro episodio eclatante che il Vangelo narra di possessione appare quella del ragazzo “epilettico” di cui racconta s. Marco

Marco 9:17 Gli rispose uno della folla: «Maestro, ho portato da te mio figlio, posseduto da uno spirito muto.
Marco 9:18 Quando lo afferra, lo getta al suolo ed egli schiuma, digrigna i denti e si irrigidisce. Ho detto ai tuoi discepoli di scacciarlo, ma non ci sono riusciti».
Marco 9:19 Egli allora in risposta, disse loro: «O generazione incredula! Fino a quando starò con voi? Fino a quando dovrò sopportarvi? Portatelo da me».
Marco 9:20 E glielo portarono. Alla vista di Gesù lo spirito scosse con convulsioni il ragazzo ed egli, caduto a terra, si rotolava spumando.
Marco 9:21 Gesù interrogò il padre: «Da quanto tempo gli accade questo?». Ed egli rispose: «Dall'infanzia;
Marco 9:22 anzi, spesso lo ha buttato persino nel fuoco e nell'acqua per ucciderlo. Ma se tu puoi qualcosa, abbi pietà di noi e aiutaci».
Marco 9:23 Gesù gli disse: «Se tu puoi! Tutto è possibile per chi crede».
Marco 9:24 Il padre del fanciullo rispose ad alta voce: «Credo, aiutami nella mia incredulità».
Marco 9:25 Allora Gesù, vedendo accorrere la folla, minacciò lo spirito immondo dicendo: «Spirito muto e sordo, io te l'ordino, esci da lui e non vi rientrare più».
Marco 9:26 E gridando e scuotendolo fortemente, se ne uscì. E il fanciullo diventò come morto, sicché molti dicevano: «È morto».
Marco 9:27 Ma Gesù, presolo per mano, lo sollevò ed egli si alzò in piedi.

Marco 9:28 Entrò poi in una casa e i discepoli gli chiesero in privato: «Perché noi non abbiamo potuto scacciarlo?».
Marco 9:29 Ed egli disse loro: «Questa specie di demòni non si può scacciare in alcun modo, se non con la preghiera».
Per quanto attiene invece alle vessazioni possiamo dire quanto segue . Il Vangelo parla con chiarezza di tali vessazioni allorché riferisce di malattie che il demonio causava in certe persone, guarite e lierate, poi, da Gesù. Si pensi a questo caso

Luca 13:10 Una volta stava insegnando in una sinagoga il giorno di sabato.
Luca 13:11 C'era là una donna che aveva da diciotto anni uno spirito che la teneva inferma; era curva e non poteva drizzarsi in nessun modo.
Luca 13:12 Gesù la vide, la chiamò a sé e le disse: «Donna, sei libera dalla tua infermità»,
Luca 13:13 e le impose le mani. Subito quella si raddrizzò e glorificava Dio.
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L'ATTIVITA' DI SATANA

Il demonio infesta l'uomo per puro odio; è in se stesso odio rivolto al Cielo e alla Terra, e nella sua furia distruttiva fa quanto Dio gli concede per l'avanzamento del bene. Io dividerei l'opera infestatrice del demonio nelle seguenti gradazioni, in ordine crescente: TentazioneE' la suggestione operata dal maligno sulla memoria e l'immaginazione umane, al fine di far preferire all'uomo il male piuttosto che il bene, o un male maggiore di contro a uno minore, o un bene minore di contro a uno maggiore. La tentazione è l'attività ordinaria del demonio, nel senso che colpisce tutti gli uomini in ogni momento (il diavolo non dorme!) e mira all'allontanamento dell'uomo da Dio mediante il peccato, che lo porti alla dannazione eterna.

Oppressione

Con l'oppressione entriamo nell'area delle attività straordinarie del demonio, cioè quelle azioni sporadiche (ci teniamo a sottolinearlo) che Dio talvolta permette a Satana per vagliare l'uomo, per rafforzarlo nella fede, per glorificare la Sua Chiesa, o per motivi a noi sconosciuti. L'oppressione colpisce i sensi della persona, mediante allucinazioni orrende, fetori, gelo improvviso, e l'ambiente circostante: rumori, scricchiolii, levitazione di oggetti, ecc.

Vessazione

Fenomeno grazie al Cielo rarissimo, di portata spirituale comunque minore a quanto seguirà. la vessazione è la vera e propria aggressione fisica da parte dei demoni. Molti Santi ne sono oggetto (pensiamo a Padre Pio!): il diavolo, incapace di tentare efficacemente l'uomo di Dio, lo solleva da terra, lo sfregia, lo malmena, lo sbatte contro le pareti, finchè Dio non interrompe la sua opera distruente. OssessioneQui l'azione di Satana si fa più vicina all'unità psicosomatica umana: il demonio introduce nella mente colpita pensieri di disperazione e odio, muove (dall'esterno!) la vittima ad azioni involontarie e autodistruttive, sacrileghe e innaturali, la tormenta con visioni spaventose e fenomeni preternaturali raccapriccianti. E' tuttavia un'azione intermittente, cioè la persona ha momenti di tregua.

Possessione di primo grado

Talvolta, misteriosamente, il demonio può invadere la psiche di un essere umano, prendendo il controllo del suo corpo e della sua intenzionalità. Il fenomeno dura finchè non è annullato dall'esorcismo, o per periodi stabiliti a priori. In questo grado di possessione il demonio è latente, si limita ad alterare gli atteggiamenti del posseduto, le sue reazioni al sacro, gli istilla sentimenti di disperazione e depressione. 

Possessione di secondo grado

Questa possessione è più evidente: si manifestano cambi di voce, fenomeni preternaturali quali la glossolalia, la levitazione, la pirocinesi (potere di incendiare gli oggetti a distanza), l'acqua santa produce piaghe nel corpo del posseduto, che di per sè manifesta chiaramente di avere un'altra personalità. In genere per possessione diabolica si intende questa situazione intermedia. 

Possessione di terzo grado

A questo grado, lo spirito maligno (o più spiriti) hanno preso un dominio tale della persona, da alterare orribilmente persino i suoi tratti somatici (che divengono veramente raccapriccianti!), il suo odore, la temperatura. Questo è il caso più arduo, e occorrono di solito numerosi esorcismi per la liberazione definitiva. In effetti, la differenza tra le ultime tre gradazioni è solo una sottigliezza, perchè molte volte la persona passa da una fase all'altra con mutamenti quasi impercettibili.

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VARI TIPI DI MALEFICIO


Secondo lo scopo

Amatorio: per favorire o distruggere un rapporto d'amore con una persona. Venefico: per procurare del male fisico, psichico, economico, familiare. Legamento: per creare impedimenti ai movimenti, alle relazioni. Transfert: per trasferire ad una persona i tormenti fatti a un pupazzo o a una foto della persona che si vuole colpire. Putrefazione: per procurare un male mortale, facendo putrefare un materiale soggetto alla putrefazione. "Possessione" per introdurre una presenza diabolica nella vittima e causarle una vera e propria possessione.

Secondo il modo

Diretto: mediante un contatto della vittima con l'oggetto portatore del male (ad esempio, quando si fa bere o mangiare alla vittima qualcosa di "maleficiato" o "fatturato"). Indiretto: attraverso l'azione malefica compiuta su un oggetto che rappresenta la vittima .

Secondo l'operazione

Per infissione o inchiodamento: con spilli, chiodi, martello, punte, fuoco, ghiaccio.
Per annodamento o legatura: con lacci, nodi, briglie, nastri, fasce, cerchi.
Per putrefazione: sotterrando l'oggetto o l'animale-simbolo dopo averlo "fatturato"
Per maledizione: direttamente sulla persona o su foto, o su un simbolo di essa.
Per distruzione con il fuoco: si pratica bruciando più volte l'oggetto sul quale si è trasferita idealmente la persona della vittima, per ottenere, in questa, una forma di consunzione più o meno analoga a quella della "putrefazione".
Per rito satanico: ad esempio, un culto satanico o messa nera, fatta allo scopo di nuocere a qualcuno.

Secondo il mezzo

Con fatture: pupazzi o carne, con spilli, ossa di morti, sangue, sangue mestruale, rospi, polli.

Con oggetti maleficiati: regali, piante, cuscini, bambole, orologi, talismani, (qualsiesi altro oggetto).

Localizzazione dei sintomi:

la testa (dolore strano, botte, confusione, stanchezza mentale e fisica: male agli occhi, disturbi del sonno, della personalità, del comportamento. Lo stomaco (difficoltà digestive, dolori, anoressia, uno strano, intenso e diffuso malessere che dallo sterno o bocca dello stomaco sale alla gola e alla testa, bulimia, anoressia, vomito)

"Piccate" nella parte del cuore.

Avversione al sacro (Distacco dalla preghiera, dalla fede, dalla vita spirituale cristiana, allontanamento dai sacramenti e dalla Chiesa, distrazioni, sbadigli-sonnolenza nella preghiera, disagio a stare in chiesa, nausea fino allo svenimento. Disturbi alla salute (senza spiegazione adeguata e senza cure efficaci); Disturbi psichici (Confusione, ossessioni, amnesie, ansia, paura, abulia, incapacità di concentrazione a studiare, a lavorare. Disturbi nell'affetto e nell'umore : nervosismo, litigi continui, freddezza o passionalità immotivata, tendenza alla depressione, allo scoraggiamento, alla disperazione. Impedimenti (nel matrimonio, nel fidanzamento, nello studio, nella carriera, negli affari; fallimenti, errori impensabili, strani incidenti. Spinta alla morte. Segni strani: sentire addosso spilli, chiodi, trafitture, fuoco, ghiaccio, serpi, lacci. Rumori strani e fenomeni in casa o nei luoghi di lavoro (passi, scricchiolii, colpi, ombre, "presenze", animaletti, lampade che scoppiano, elettrodomestici che si bloccano, porte, finestre che si aprono o chiudono, invasione di insetti. 
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LE CAUSE DEL MALEFICIO: FATTURA O MALOCCHIO


A giudizio degli esorcisti, sono quattro le cause per cui una persona può cadere nella possessione diabolica o in disturbi di origine malefica. Può trattarsi di semplice permissione di Dio, così come Dio può permettere una malattia, allo scopo di dare alla persona un’occasione di purificazione e di meriti. L’hanno subita santi, come Angela da Foligno, Gemma Galgani, Giovanni Calabria. Altri sono stati vittime di disturbi malefici con percosse e cadute: Curato d’Ars e padre Pio.

La causa può essere data da un maleficio che si subisce: fattura, maledizione, malocchio. Si espone al rischio di influenze malefiche o di possessione chi si rivolge a maghi, cartomanti, stregoni; chi partecipa a sedute spiritiche o a sette sataniche, chi si dedica all’occultismo e alla negromanzia. Si può cadere in mali malefici per il persistere di colpe gravi e multiple. Don Gabriele Amorth sacerdote esorcista della diocesi di Roma ha avuto casi di giovani dediti alla droga o colpevoli di delitti e perversioni sessuali. Ma su quali sintomi ci si basa per procedere ad un esorcismo? L’esorcista guarda anche le cartelle cliniche. Certe diagnosi nascondono l’incomprensione del vero male che affligge il paziente. 
Il sintomo più significativo è l’avversione al sacro che si manifesta in tante forme: 
1. Ripugnanza alla preghiera e per tutto ciò che è benedetto, anche senza minimamente sapere che lo è (l’acqua santa che procura un insopportabile bruciore); 
2. Reazioni violente e furiose, in persona che di natura è tutt’altro, con bestemmie ed aggressioni anche se uno prega solo mentalmente; 
3. Sintomo culminante: reazioni furiose della persona se si prega su di lei o la si benedice.

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COME SI RIMANE VITTIME DI UN MALEFICIO STRAORDINARIO?


Le motivazioni posso essere molteplici. Andiamo per ordine. a) Innanzi tutto dobbiamo specificare che nulla può avvenire senza che Dio lo voglia: dunque, affinché il diavolo possa esercitare su di una persona la sua azione straordinaria, Dio deve permetterlo. Il motivo, poi, per il quale Dio possa permettere ciò a noi non è dato di saperlo; ci basti sapere che qualunque cosa Dio faccia o permetta è comunque per la nostra Santificazione, Dio è l'unico capace di ricavare il bene anche partendo dal male.

A volte, tanto per fare un esempio, Dio potrebbe permettere al diavolo di esercitare su di una persona la sua azione straordinaria, al fine di sublimare quell'anima o per temperarla nelle virtù... è il caso di molti Santi che, come ad esempio Padre Pio, furono "tormentati" dal diavolo in una maniera che di certo era molto più che ordinaria. Dunque in questo caso si parla di un'azione del demonio intenta a tentare una persona Santa al fine di farla rinunciare alle Vie di Dio: naturalmente è un caso rarissimo.

b) Una maniera "classica" e frequente di rimanere vittime dell'azione straordinaria del demonio è a seguito di un maleficio. La vittima naturalmente non ha colpe: qualcuno vuole nuocergli mediante l'intervento del demonio. Può trattarsi di fattura, malocchio, maledizione, legatura....

c) Certamente, poi, persistere in una situazione di peccati gravissimi nei quali una persona può indurirsi in maniera irreversibile è di certo un buon presupposto perché il Male possa prendere piede nella nostra anima e nel nostro corpo in maniera forte, mediante un'azione, appunto, straordinaria. Come fa notare padre Amorth in una sua intervista, questo potrebbe essere il caso di Giuda Iscariota: chissà quanti tentativi deve aver fatto Gesù perché potesse vincere la sua cupidigia del denaro. Anche in questo caso si tratta di una azione straordinaria del diavolo rarissima a trovarsi.

d) Infine, la frequenza di persone e luoghi malefici: partecipando ad esempio a sedute spiritiche o a sedute di magia o consultando maghi e loro simili, o aderendo a sette sataniche.... bhe, è evidente che è una maniera per aprire volontariamente le porte della propria anima a satana.

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