Alcuni riferiscono di aver notato durante l'OBE che dal corpo fisico, più precisamente dal tratto cervicale della colonna vertebrale, fuoriesce un "cavo" che termina nella zona corrispondente del corpo astrale; il cavo è sempre rettilineo fra i due corpi, e non ostacola i movimenti perchè è immateriale, compenetrabile.
Alcuni altri, invece, riferiscono di non aver mai osservato questa corda, anche se i più la percepiscono come una "trazione" esercitata alla nuca da qualcosa che tira indietro il corpo astrale al momento del rientro. Questa discrepanza di testimonianze è spiegabile con la diversa densità che può assumere il legame eterico, oltre che con la diversa sensibilità individuale. Il cordone astrale ha un aspetto translucido, con un diametro di qualche centimetro quando è esteso per meno di cinque-dieci metri, e diviene sottilissimo quando è allungato di più.
Quando la corda è più spessa si è osservata al suo interno una certa attività, come una pulsazione. Si è osservato inoltre che la forza di trazione esercitata dalla corda è molto forte finchè il corpo astrale rimane entro qualche metro dal corpo fisico, dopodichè cala molto velocemente fino ad una decina di metri; a distanze maggiori la forza è minima e si mantiene praticamente uniforme, a qualunque distanza. La distanza entro la quale la corda è spessa e la forza di attrazione è grande, è chiamata da alcuni autori raggio di attività del cordone.
Il cordone ci fa un pò da guinzaglio?
In un certo senso è così, ed inoltre esercita una eccellente funzione di meccanismo di sicurezza.
Perciò non dobbiamo assolutamente temere, per esempio, che possa accadere qualcosa al corpo in nostra assenza. A prescindere dalle nostre occupazioni astrali, il cordone è sempre pronto a richiamarci se necessario, per esempio se dobbiamo svegliarci, ma anche solo se il corpo fisico ha bisogno di aumentare l'attività in un organo. Quando poi dopo un certo tempo il corpo fisico per suo ciclo naturale ha bisogno di coincidere nuovamente col corpo astrale, il cordone astrale tira ineluttabilmente quest'ultimo, che immediatamente torna e si riposiziona nel fisico.
Inoltre, se si verifica un qualunque turbamento emotivo mentre si è nel raggio di attività del cordone, ne risulta quasi sempre un velocissimo rientro, senza che ci si possa opporre.
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