Associazione che si occupa dello studio e della ricerca dei fenomeni paranormali, di ghost hunting ed esoterismo.

LA STREGA GOSTANZA

In Italia le streghe sono abbastanza rare.
Anche qui però, come nel resto d’Europa, le persone accusate di stregoneria sono soprattutto donne, vecchie, povere e non istruite. Spesso esercitano il mestiere di guaritrici.
E’ questo il caso di Gostanza da Libbiano, processata come strega alla fine del secolo XVI nel paese di San Miniato al Tedesco, in Toscana.
Figlia di un ricco fiorentino e di una sua serva, Gostanza è costretta a sposare il figlio di pastore, all’età di otto anni, e a subirne le violenze.
Rimasta vedova, si guadagna la vita filando e facendo la levatrice, assistendo cioè le donne durante il parto. Va a raccogliere erbe medicinali per farne infusi e unguenti con cui guarire le malattie e la sua fama di guaritrice cresce.
Quasi ogni giorno le portano malati da curare o indumenti degli infermi, perché li tocchi e favorisca così la guarigione.
Le donne preferiscono lei alle altre levatrici.
Ma il suo potere è pericoloso, perché si pensa che sia opera del demonio, soprattutto quando le cure sono inefficaci e i malati non guariscono.
In paese cominciano le accuse di stregoneria e Gostanza, ha sessant’anni, deve subire un processo.
Dapprima nega ogni colpa e i giudici, di fronte alla sua “ostinazione” decidono di sottoporla alla tortura.
Gostanza viene spogliata: forse si cerca sul suo corpo il segno che – si dice – il diavolo lascia alle donne con cui ha avuto rapporti. Poi la sollevano con una fune, in modo che le braccia, legate dietro la schiena, debbano reggere tutto il peso del corpo.
Questo tipo di tortura è dolorosissimo, perché provoca slogature alle articolazioni e fratture alla ossa. Non reggendo allo strazio, Gostanza ammette di aver compiuto malefici, ma poi ritratta tutto.
Allora i giudici le infliggono nuovamente la tortura, più e più volte rendendola sempre più dolorosa.
Infine, purché la sofferenza abbia termine, Gostanza si dichiara pronta a parlare.
Ha inizio una confessione fiume, piena di bugie: lei, Gostanza, è una strega; ha rapporti sessuali col diavolo; può trasformarsi in gatto per entrare nelle case e succhiare il sangue ai bambini; partecipa al sabba, che si svolge in un posto bellissimo, con tanti palazzi e gente ben vestita, dove si mangia, si beve e si balla a volontà; il diavolo è forte, bello e delicato e preferisce lei a tutte le streghe.
A questo punto il giudice inquisitore viene sostituito da un altro, più maturo e più saggio, che cerca prove e non dà ascolto alle chiacchiere.
Egli si convince presto che Gostanza non è che è una povera vecchia, odiata dai compaesani, che ha inventato una serie di menzogne per paura dei tormenti.
E la fa scarcerare.
Dopo le sofferenze del processo Gostanza ha dunque salva la vita.
Ma da questo momento dovrà lasciare per sempre il suo paese e le sarà vietato di <<medicare>> gli infermi: non potrà cioè esercitare quel mestiere di guaritrice in cui ha accumulato abilità ed esperienze e che finora non le ha dato da vivere
Share:

Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

Post Popolari

Visualizzazioni totali

Testi di Associazione Studi Paranormale. Non è una testata giornalistica. Powered by Blogger.

Lettori fissi

Argomenti